mercoledì 29 dicembre 2010

Considerazioni sui dischi esterni

Qualche giorno fa mi sono trovato davanti alla scelta di come formattare il mio nuovo hard disk portatile. Pur essendo un accanito utente Linux, mi trovo a volte a dover usare altri sistemi, primo fra tutti Windows, e quindi ho bisogno che i miei dati siano leggibili (e scrivibili) indipendentemente dal sistema operativo. E' quindi da escludere un file system della famiglia ext: nonostante esistano programmi per leggere partizioni ext da Windows, tale sistema non viene riconosciuto dalla maggior parte dei dispositivi multimediali in commercio. Fat è quindi la scelta di portabilità piu' indicata, ma non quella corretta per me, che devo memorizzare file ben piu' grandi di 5 GB. Ho quindi deciso di formattare con il New (?) Technology File System (NTFS), file system leggibile e scrivibile da Windows e Linux, leggibile da Solaris e da OSX. Purtroppo però il driver Linux di questo file system ha prestazioni pessime: formattare un container TrueCrypt significa partire da una banda di 30 MB/s circa per poi arenarsi attorno a 5 MB/s. La stessa formattazione fatta da un sistema Windows parte con una banda di 35 MB/s e si assesta intorno ai 23 MB/s. In generale poi le prestazioni in scrittura, su entrambi i sistemi, sono basse, probabilmente dovute al journaling di questo file system. Ovviamente queste prove non rappresentano un benchmarking effettivo, ma le prove sono state effettuate varie volte sempre con i medesimi risultati.

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