giovedì 10 novembre 2016

Falcon: un pezzetto di storia (mia e sua)

C'era una volta un bambino con la passione per le macchinine radiocomandate, ma non proprio per il modellismo in generale.
Ero io quel bambino.

A darmi la passione per il radiocomando fu' la Gig-Nikko Turbo Panther, la "seconda" vettura piu' veloce della serie di quegli anni, se si escludono le 4WD.
Successivamente, grazie allo sforzo dei miei genitori (soprattutto economico), arrivò la Tamiya Falcon.
Una vera rivoluzione.

Ricordo ancora l'evento: la vigilia di Natale mi trovavo già  in montagna per gli (allora) usuali festeggiamenti.
Mio padre arrivò in tarda serata, portando su la tanto sognata macchinina e tutti i pezzi. E mentre tutti gli altri parenti erano già  a letto, io e lui passammo la serata in cortile al freddo a provare la fiammante dune buggy. E per ricaricare i due power pack (uno nuovo, uno usato), ci riscaldavamo in auto con un super charger collegato all'accendisigari.

Pochi giorni dopo, grazie alla pazienza e meticolosità  di mio padre, avevo una valigia completa in cui custodire tutta l'attrezzatura, libretti di istruzioni compresi.
Come mio solito, essendomi appassionato, studiavo il modellino, lo pulivo continuamente, oliavo le parti che lo richiedevano e controllavo con un tester le batterie. Tutto era sempre in ordine, tutto era sempre perfetto.



Le carrozzerie le preparavamo io e papa' verniciandole con una bomboletta in garage, rigorosamente nere. Ne facemmo due, fondamentalmente identiche (nere) se non per la disposizione degli adesivi e qualche piccola finitura.




Ogni tanto mettevamo a dura prova la Falcon facendola "salire" per la strada che portava a Luminasio, e rimasi stupito la prima volta che riuscì ad affrontare senza sosta la famigerata curva che faceva "fischiare le gomme" (dell'automobile) .

Con il passare del tempo i miei interessi cambiarono, e all'interesse per la Falcon sostitui quello per la FI...TARCO (prima) e per la GN...U (dopo). E così il modellino se ne stette in solaio per diversi anni, fino a quando cambiai casa e lo ritrovai, ancora in ordine nella sua valigia nera. Mancavano però le carrozzerie, perse durante la "grande ristrutturazione" del tetto.
Era l'epoca pre-ebay e quindi reperire le carrozzerie era quasi impossibile. Fra le altre cose anche i power pack si erano ossidati ed erano inutilizzabili. E non conoscevo nessuno che fosse in grado di aiutarmi a sistemarla e farla funzionare.
E così da una soffitta ad un'altra, la Falcon ha atteso di essere nuovamente considerata come meritava.

Poi circa un anno fa l'idea di provare a venderla su subito.it, non per il guadagno (misero) ma per poterla donare a qualcuno che l'avrebbe rimessa in pista. Ammetto che prima di questa opzione ho provato a regalarla a qualche appassionato, ma ho solo trovato appassionati del motore a scoppio che schifano letteralmente quello elettrico.
Comunque metto foto e dettagli online, cercando di essere preciso come sempre.
E con stupore vengo letteralmente inondato di richieste e contatti. Ma nessuno che si dimostra serio, nessuno disposto a valutare la Falcon per quello che è, e così mi trovo costretto a perdere molto tempo e a dover rifiutare "generose" offerte che spaziano dai 10 ai 15 euro.
Finalmente si fa viva una persona che è interessata e che decide di venirla a vedere dal vivo. Un ragazzo a prima vista simpatico che finalmente dichiara apertamente "è¨ veramente bella".
Quella sera era un po' triste per aver perso questo pezzetto della mia storia, ma dopotutto non ci avrei fatto nulla.
E sono comunque lieto che la persona che l'ha presa mi abbia fino ad ora aggiornato sui progressi di "riparazione" e sia riuscito a metterla nuovamente in pista, funzionante.

La Falcon farà  un pezzetto di storia anche per qualche altra persona!

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